Ma veramente credete che la questione sia chi è più figo fra la carta e il digitale?

Il punto non è stare dalla parte della carta “o” del digitale. Non si tratta di prendere parte alla guerra della fredda tecnologia (va da sé, no? La tecnologia è sempre “fredda”…) “contro” i bei tempi andati (gli stessi in cui c’erano ancora le mezze stagioni) in cui i libri si sfogliavano e si annusavano. Non è una sfida fra nostalgici resistenti e tifosi modernisti. Chi insiste con questo ritornello è fuori strada (ed è pure noioso, bisogna che qualcuno glielo dica). Continua a leggere “Ma veramente credete che la questione sia chi è più figo fra la carta e il digitale?”

Laura Benedetti: intervista sul “Paese di carta”

La copertina dell'e-book

Del romanzo parlai sul blog qualche mese fa. Dopo aver letto il libro ho voluto anche riparlarne con l’autrice.
Laura Benedetti è aquilana e insegna letteratura Italiana alla Georgetown University, a Washington. È autrice di diversi saggi: “Un paese di carta” è la sua prima opera di narrativa.

Massimo Giuliani: Laura, scegli tu come riassumere in poche parole la storia, in modo da farci capire di che si tratta ma anche di non svelare troppo a chi la leggerà.

[L’articolo completo si può leggere qui]

Tutti abitanti di un paese di carta

Per cominciare dichiaro la mia totale inadeguatezza a scrivere una vera recensione di questo libro: troppe sono le cose passate e presenti (molte delle presenti sono in quelle pagine) che mi legano all’autrice e in vari modi alla storia che racconta. unpaeseNon è casuale, per esempio, che soltanto oggi riesca a raccontarvi del libro, dopo averlo smarrito e ritrovato, e poi smarrito ancora e ritrovato un’altra volta, nei miei spostamenti fra una città e un’altra. E non solo per deformazione professionale tendo a pensare che le vicissitudini del volume che ho avuto fra le mani per la prima volta poco più di un anno fa c’entrino con quello che lega me ad alcuni dei personaggi della storia, tesi fra due luoghi e fra appartenenze molteplici. Continua a leggere “Tutti abitanti di un paese di carta”

Costanza, Osvaldo e la psicopatologia della vita quotidiana

Allora, io metto Costanza Jesurum fra gli autori che in Italia hanno trovato un qualche tipo di quadratura del cerchio. Il cerchio da quadrare è quello della divulgazione di cose psicologiche, che già per loro natura – l’inconscio, le relazioni, le emozioni, sono cose non tangibili e non misurabili delle quali non si può parlare come si parla di un insetto, o di Pompei, o della distanza dalla Terra alla Luna – si prestano male a una letteratura che vende saperi masticati e “risolti”. Continua a leggere “Costanza, Osvaldo e la psicopatologia della vita quotidiana”

“Madri” di Luca Casadio e Massimo Giuliani

cover MadriDa stamattina è nelle librerie “Madri”, scritto da Luca Casadio e da me e pubblicato dall’editore Castelvecchi di Roma.
Nasce da un’idea che Luca ebbe un paio di anni fa e nella quale accettai di coinvolgermi: due psicologi che raccontano le madri, e raccontandole mettono in gioco il proprio sguardo di psicologi e soprattutto di maschi. E dunque parlando di donne parlano anche di sé e di come guardano. Continua a leggere ““Madri” di Luca Casadio e Massimo Giuliani”

Gli odori della lettura

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Disegno di Corneja da http://www.storie.it

Ada Piselli, che stava curando l’uscita dell’e-book “Alteridentità”, a un certo punto mi ha chiesto di poter inserire un mio articolo uscito due anni prima sulla Rivista di Psicologia dell’emergenza (una rivista online ma in formato essenzialmente testuale-stampabile: una rivista di carta, solo senza la carta).
Ci ho lavorato, l’ho trascritto, ho eliminato alcune note a fondo pagina e le ho sostituite con link ipertestuali lungo il testo; ho aggiunto collegamenti a pagine esterne in modo che ora – per esempio – quando uno legge un passaggio su una certa canzone popolare aquilana, non si limita a immaginarla ma può toccare col dito il titolo per vedere e ascoltare un video. Continua a leggere “Gli odori della lettura”

Rèclame!

durangocatalogo

Vi dissi che la ragione per cui il blog è aggiornato meno di frequente di prima è la nascita di Durango Edizioni, una creatura nata a giugno e per la quale io e Marisa abbiamo cominciato a lavorare ben prima. Intorno a noi un po’ di amici aggiungono le loro idee e ci aiutano a fare progetti.
Questo post è per annunciare che Durango va al suo primo festival letterario! Passeremo tre giorni (da venerdì 9 a domenica 11 ottobre) a Volta La Carta, l’appuntamento dell’Aquila con la letteratura e l’editoria indipendente, arrivato alla terza edizione: sebbene con la carta Durango c’entri poco, perché si dedica con passione a pubblicare libri digitali e lo fa seguendo dei princìpi che si è dato da subito.

Così, colgo l’occasione per raccontarvi cosa ha combinato Durango finora, e per ricordarvi di sostenere questa piccola realtà. Come si sostiene una casa editrice? Il primo modo che mi viene in mente è comprare il suo libri: e il fatto che quelli di Durango siano bellissimi, combinato col fatto che li trovate (sul sito di Durango ma anche in tutte le librerie online, grazie alla distribuzione capillare di Streetlib, un gruppo di lavoro straordinario con cui è molto bello lavorare) a un prezzo che non supera mai i 4,99, dovrebbe aiutare. Continua a leggere “Rèclame!”

L’odio digitale

roberto-calasso_352-288-300x245Ho colto una parte dell’intervento di Roberto Calasso nella puntata di sabato sera di Chetempochefa. Calasso, presidente e direttore editoriale di Adelphi, e scrittore, era in trasmissione per parlare di “L’impronta dell’editore”, libro che ha a che fare con l’imminente cinquantesimo compleanno della storica casa editrice. Continua a leggere “L’odio digitale”

Da Bresciaoggi: dove va l’ebook? E quando torna?

Questo è uscito su Bresciaoggi il 25 giugno scorso, sempre per la mia rubrica “Linguaggi della rete”, mentre era ancora viva l’eco di questa vicenda.
I libri, gli ebook, gli autori, gli editori, l’odore della carta. I numeri che arrivano da mercati più grandi del nostro dicono cose interessanti…

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Mentre i giganti dell’editoria digitale degli Stati Uniti se le danno di santa ragione, fra accuse di cartello e di concorrenza sleale, è il momento di qualche considerazione su un universo che sembra sempre più rilevante anche dal punto di vista dei numeri oltre che da quello dell’impatto sulla circolazione delle idee. Continua a leggere “Da Bresciaoggi: dove va l’ebook? E quando torna?”

The magical mystery hypertextual tour

terapiacome
Venerdì parto per un paio di giorni.
Vado in giro a presentare un libro che ho pubblicato ormai quasi due anni fa, scritto metà da me e metà da Flavio Nascimbene. Il libro (“La terapia come ipertesto”, Antigone Edizioni di Torino) parla di cura e di conversazione terapeutica guardando alla terapia e alla relazione come a una specie di ipertesto. C’è dentro la terapia, c’è un po’ di letteratura e di cinema, c’è musica, c’è la cultura ipertestuale, c’è la rete.
Per due anni ne abbiamo parlato in giro insieme a colleghi e al pubblico che è venuto ad ascoltarci. Continua a leggere “The magical mystery hypertextual tour”