Ma veramente credete che la questione sia chi è più figo fra la carta e il digitale?

Il punto non è stare dalla parte della carta “o” del digitale. Non si tratta di prendere parte alla guerra della fredda tecnologia (va da sé, no? La tecnologia è sempre “fredda”…) “contro” i bei tempi andati (gli stessi in cui c’erano ancora le mezze stagioni) in cui i libri si sfogliavano e si annusavano. Non è una sfida fra nostalgici resistenti e tifosi modernisti. Chi insiste con questo ritornello è fuori strada (ed è pure noioso, bisogna che qualcuno glielo dica). Continua a leggere “Ma veramente credete che la questione sia chi è più figo fra la carta e il digitale?”

Rèclame!

durangocatalogo

Vi dissi che la ragione per cui il blog è aggiornato meno di frequente di prima è la nascita di Durango Edizioni, una creatura nata a giugno e per la quale io e Marisa abbiamo cominciato a lavorare ben prima. Intorno a noi un po’ di amici aggiungono le loro idee e ci aiutano a fare progetti.
Questo post è per annunciare che Durango va al suo primo festival letterario! Passeremo tre giorni (da venerdì 9 a domenica 11 ottobre) a Volta La Carta, l’appuntamento dell’Aquila con la letteratura e l’editoria indipendente, arrivato alla terza edizione: sebbene con la carta Durango c’entri poco, perché si dedica con passione a pubblicare libri digitali e lo fa seguendo dei princìpi che si è dato da subito.

Così, colgo l’occasione per raccontarvi cosa ha combinato Durango finora, e per ricordarvi di sostenere questa piccola realtà. Come si sostiene una casa editrice? Il primo modo che mi viene in mente è comprare il suo libri: e il fatto che quelli di Durango siano bellissimi, combinato col fatto che li trovate (sul sito di Durango ma anche in tutte le librerie online, grazie alla distribuzione capillare di Streetlib, un gruppo di lavoro straordinario con cui è molto bello lavorare) a un prezzo che non supera mai i 4,99, dovrebbe aiutare. Continua a leggere “Rèclame!”

Il dibattito su Mondadori visto da un lettore


1. Di cosa si parla

mondadoriDa consumatore, da lettore, da spettatore di cinema e di televisione, come tanti altri (tanti altri che si sentono distanti dalle attuali forze di governo, intendo) mi pongo da tempo il problema se e quanto, sottovalutando l’espansione di Berlusconi nel mercato dei libri e delle immagini, si partecipi ai meccanismi che hanno permesso la penetrazione sua e dei suoi valori nella vita quotidiana degli italiani e di lì nei luoghi del potere politico. Con questa domanda in testa ho cercato di seguire il confronto fra scrittori e intellettuali seguito alla lettera del teologo Vito Mancuso su Repubblica dello scorso 21 agosto.
La questione nasce il 19, quando il vice direttore del quotidiano, Massimo Giannini, accusa Berlusconi dell’ennesima legge su misura, fatta per alleggerire la sua Mondadori da un vecchio gravoso debito col fisco. Continua a leggere “Il dibattito su Mondadori visto da un lettore”

Quello che ho capito del fare i libri

A occhio e croce, quello che ho capito dalla mia esigua esperienza e da quella altrui è questo: che se hai un manoscritto nel cassetto e un bel giorno decidi che il cassetto è diventato troppo piccolo per contenere tutta quella sapienza, e ti metti in cerca di un editore, gli incontri che puoi fare sono più o meno di due tipi. Continua a leggere “Quello che ho capito del fare i libri”