Quanto c’entra Dylan con la letteratura (da uno a due)?

Al giudice saggio furono portati i due litiganti. Il primo disse “Dylan non è proprio letteratura, dargli il Nobel è inopportuno!”. Egli ascoltò molto attentamente e commentò: “Tu hai ragione”.
Poi ascoltò il secondo: “Dylan è il più letterario dei cantanti rock, il suo Nobel è dovuto”, e di nuovo commentò: “Tu hai ragione.”
A questo punto un osservatore esclamò: “Eccellenza, non possono avere ragione entrambi!”. Il giudice saggio ci pensò sopra un attimo e poi, serafico: “Hai ragione anche tu”.
(Citazione a memoria, forse non era proprio così)

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Assessore Speranzon, noi siamo qui (Fahrenheit 451 a Venezia).

Apprendo ieri (fra gli altri, ne dà agghiacciante resoconto il sito di Wu Ming, con commenti che suggerisco di leggere) dell’iniziativa dell’assessore alla cultura (alla cultura? Alla cultura) della provincia di Venezia Raffaele Speranzon: il quale ha rivolto ai bibliotecari del suo territorio l’ingiunzione di liberare gli scaffali dai libri degli scrittori che nel 2004 firmarono un appello a favore dell’ex terrorista. Continua a leggere “Assessore Speranzon, noi siamo qui (Fahrenheit 451 a Venezia).”

Il dibattito su Mondadori visto da un lettore


1. Di cosa si parla

mondadoriDa consumatore, da lettore, da spettatore di cinema e di televisione, come tanti altri (tanti altri che si sentono distanti dalle attuali forze di governo, intendo) mi pongo da tempo il problema se e quanto, sottovalutando l’espansione di Berlusconi nel mercato dei libri e delle immagini, si partecipi ai meccanismi che hanno permesso la penetrazione sua e dei suoi valori nella vita quotidiana degli italiani e di lì nei luoghi del potere politico. Con questa domanda in testa ho cercato di seguire il confronto fra scrittori e intellettuali seguito alla lettera del teologo Vito Mancuso su Repubblica dello scorso 21 agosto.
La questione nasce il 19, quando il vice direttore del quotidiano, Massimo Giannini, accusa Berlusconi dell’ennesima legge su misura, fatta per alleggerire la sua Mondadori da un vecchio gravoso debito col fisco. Continua a leggere “Il dibattito su Mondadori visto da un lettore”

Uomini che raccontano le donne [1]: Tiziano Scarpa e “Stabat Mater”

Di Tiziano Scarpa avevo già parlato tempo fa sul mio blog, essendomi trovato accanto a lui e agli amici di Ibridamenti in una tavola rotonda al Venezia Camp 2009 in cui si parlava di autori e scrittori. Mi colpì il suo intervento: usò argomenti su cui mi confrontai, ma che trovai convincenti e appassionanti.
Qualche giorno dopo andai a comprare il suo Stabat Mater (Einaudi, 2008), fresco di Premio Strega.
Così questa estate (mentre, credo, in libreria si trovava già il successivo) era sul mio comodino, nella pila di libri che acquisti durante l’anno e che poi in agosto infili in valigia nell’attesa di poterteli godere finalmente. Continua a leggere “Uomini che raccontano le donne [1]: Tiziano Scarpa e “Stabat Mater””

Venezia, 23 ottobre: “Scrittori all’Arsenale”

Questa sera si è chiuso il VeneziaCamp ma io ho passato all’Arsenale la sola giornata di venerdì. In mattinata, nel programma di “I volti, le voci, i corpi dell’autore”, organizzata dalla Scuola di Dottorato in Scienze della Formazione e della Cognizione dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ho tenuto la relazione “Il flusso delle voci: la sperimentazione OUT Facebook di Ibridamenti”.
Prima di me sono intervenuti (v. nella foto) Mario Galzigna (“Foucault e la parresìa“) e Maddalena Mapelli (che in “La violazione degli interdetti in rete” ha anticipato alcune questioni che avrebbe affrontato il pomeriggio e ha parlato di dispositivi che rendono possibile la creazione di immagini virtuali); dopo di me, in chiusura della mattinata, lo scrittore Tiziano Scarpa (“La parola singolare. Uno scandalo che dura da 2500 anni”).

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