Ridere, ridere, ridere ancora

Edit 29 marzo 2016: Questo post mi fu chiesto per il sito Ilcapoluogo.it da Maria Cattini, che all’epoca lo dirigeva. Dopo avvicendamenti alla guida della rivista online, il post è scomparso. Lo ripubblico qui per intero.

L’Aquila, 23 nov 2011 – Torno da L’Aquila dove ho tenuto giovedì 17 una piccola conferenza – organizzata all’Auditorio Sericchi di via Strinella dall’Università per la Terza Età, che ringrazio ancora – sull’umorismo. “Penso dunque rido” era il titolo, preso a prestito da un librino, leggero ma sostanzioso, scritto da John Allen Paulos, professore di matematica di Filadelfia. Perché ridere è una cosa dannatamente seria, e non è strano che se ne occupino filosofi e intellettuali. Così, sono stato invitato a parlarne a L’Aquila in qualità di psicologo.

Dice: l’umorismo? Ma come? Gli psicologi non si occupavano di roba che fa piangere? Continua a leggere “Ridere, ridere, ridere ancora”

L’Aquila e le fratture del tempo

Ho scritto questa nota su Facebook la sera di venerdì 2, è stata ripresa poco dopo da IlCapoluogo.it. Grazie al quotidiano on line e grazie al suo Direttore, Maria Cattini.
Un terremoto ferisce non solo gli spazi ma anche il tempo. In questo articolo ho provato a spiegare perché questo a L’Aquila è vero più che in altre occasioni analoghe, e perché il non tenerne conto porta a mettere le une contro le altre le poche cellule sane che rinascono anziché far sì che ricrescano insieme. Continua a leggere “L’Aquila e le fratture del tempo”