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Attendevo “Lo schizofrenico della famiglia” di Pietro Barbetta con una certa curiosità, per almeno tre ragioni.
La prima ragione è che da anni Pietro illustrava le idee e raccontava le storie cliniche che ora sono raccolte nel volume. Credo infatti che fra i suoi libri questo sia stato quello che più ha dovuto lottare per arrivare negli scaffali: per via, dice l’autore, di una “tendenza del mercato psi a non parlare di schizofrenia se non in relazione al trend che va di moda: neurotrasmettitori e cervella“. Tributiamo dunque una gioiosa ola all’editore Meltemi, cui va dato atto di averlo voluto nel proprio catalogo.
In un affollato seminario a Milano nel 2007, ad esempio, Barbetta accese il dibattito con la sua idea che la schizofrenia stesse conoscendo una specie di mutazione, dai floridi deliri a cui ci aveva abituati fino a qualche anno fa al minimalismo catatonico dei “sintomi negativi”, che sono il prodotto dei nuovi neurolettici atipici. Continua a leggere ““Lo schizofrenico della famiglia” di Pietro Barbetta”