“Diaspora” vuol dire letteralmente “spargere semi”, “disseminare”. E infatti il nuovo social network open source che si propone come alternativa a Facebook non si troverà su svariate di migliaia di server concentrati su alcuni ettari di spazio – come per la creatura di Mark Zuckerberg – ma sarà installato su server sparsi in tutto il mondo – detti “seeds”, “semi” appunto – e connessi fra loro.
Un grande sistema decentrato, dunque, che non avrà un proprietario al centro e non costituirà una minaccia per la privacy di chi lo frequenta. Ciascun utente inoltre conserverà i diritti sul materiale che metterà in rete.
Sul sito Joindiaspora si trovano già le istruzioni per ospitare Diaspora su un proprio server, e l’operazione si annuncia piuttosto complicata per chi non abbia competenze da smanettone professionista. D’altra parte, esisterà anche la possibilità di aprire un account su un altro server, e suppongo che molti nuovi utenti sfrutteranno questa opzione.
Attualmente Diaspora esiste nella versione alfa, cioè in piena fase di sviluppo. Non è ancora utilizzabile da tutti, ma si può lasciare il proprio indirizzo email alla pagina Joindiaspora.com per essere contattati e far parte della piccola schiera dei primi utenti che testeranno il nuovo social network.
Tutto questo arriva proprio mentre la nuova versione di Facebook riaccende il dibattito sui modi in cui il social network di Zuckerberg sempre più induce “assetti identitari, modalità di interazione e di narrazione, regimi di visibilità che ci rendono seriali e simili”.

Lo screenshot in alto è una pagina del dizionario on line Garzanti Linguistica.

Aggiornamento: venti minuti dopo aver pubblicato questo post ho ricevuto un invito da Maddalena, che è riuscita ad avere un account. Sono su Diaspora! Vi racconterò.

2 risposte a "Diaspora: Zuckerberg siamo noi?"

  1. E’ andata così: qualcuno ha invitato Maxime, che ha invitato Maddalena, che ha invitato me, che ho invitato altri cinque, che picchiò il cane che morse il gatto che si mangiò il topo che al mercato ecc. ecc. …

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