Con la sua consueta inaffidabile cadenza irregolare, torna la rubrichina sulle segnalazioni di post altrui.
A volte sono cose che mi sembrano da conoscere e da non dimenticare, e così le replico sul mio blogghino. Altre volte si tratta di cose che avrei voluto scrivere io, e così ho trovato questo mezzuccio bieco per farle un po’ mie. Rubo per invidia, insomma. Dunque:

    • Sul suo blog, Sergio Manghi (docente di Sociologia della conoscenza all’Università di Parma e studioso di Gregory Bateson, qui una sua intervista su Marx), inventa una lettera di Zinedine Zidane in risposta al suo libro Zidane. Anatomia di una testata mondiale (2007). Bella. Una lettera da Zidane sulla débacle francese.
    • Giusi Pitari, aquilana di cui chi è informato sulle cose del terremoto conosce l’impegno e la pervicacia (docente di Biotecnologie all’Università dell’Aquila e Prorettore dal 2004; ma soprattutto autrice di questo libro, bello un sacco), in vista della manifestazione del 7 luglio a Roma, impartisce due o tre dritte ai giornalisti. Qui l’esilarante vademecum: Istruzioni per i giornalisti. Ah, già che passate di lì: i post successivi al 7 luglio sono una buona opportunità per capire come sono andate le cose. Sennò tenetevi Minzolini.

  • Su Nazione Indiana esce uno scritto straordinario di Enrico Macioci, scrittore aquilano: di Macioci avevo già segnalato i Racconti del terremoto, disponibili in pdf su Vibrisse di Giulio Mozzi.
    Ma dicevo di Nazione Indiana. Sul blog collettivo di letteratura e cultura c’è Cos’è L’Aquila oggi: “Noi aquilani siamo stati gl’involontari – e sino ad ora almeno in parte inconsapevoli – protagonisti dell’apicale esplicitarsi della forza, dell’influenza e della capacità di distorsione che i massmedia hanno raggiunto in Italia. Un potere tanto più malefico quanto più subdolo, tanto più invincibile quanto più obliquo e, in definitiva, vile“. Leggetelo a tutti i costi.

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